Il creditore può aggredire somme di denaro che il debitore ha presso terzi

Esauriti i tentativi di recupero del credito in via stragiudiziale e avviato il recupero giudiziale dello stesso, in presenza di un titolo esecutivo che attesti l’esistenza del credito e la somma dovuta, una delle possibili conclusioni della procedura potrebbe essere il pignoramento, in particolare il pignoramento dello stipendio rappresenta una delle tipologie più comuni di pignoramento presso terzi, che vede cioè il creditore rivalersi su beni del debitore gestiti da un terzo.
Possono utilizzare questo strumento sia un creditore privato che l’Agenzia delle Entrate, considerato il primo caso, il pignoramento dello stipendio può avvenire secondo 2 modalità
- trattenuta direttamente alla fonte (datore di lavoro) - la trattenuta non può superare 1/5 dell’entrata netta tenendo presente che al debitore va sempre assicurata una quota minima residua tale da garantirne la sussistenza. Il datore di lavoro è tenuto ad effettuare una trattenuta in busta paga per debiti in capo al dipendente, versando poi la somma in questione al creditore
- sullo stipendio già accreditato sul conto corrente del debitore- è stabilito che si può intervenire unicamente sulla quota di stipendio eccedente il triplo dell’assegno sociale pari, per il 2024, ad euro 534,41 (534,41 * 3 = 1.603,23 euro).
L’importo pignorabile viene calcolato sulle somme spettanti al debitore a titolo di stipendio o di salario comprese eventuali tredicesima e quattordicesima o indennità dovute a causa della cessazione del rapporto stesso, sono invece da escludersi dal calcolo le somme presenti in cedolino a titolo di rimborso spese, trasferta, assegni familiari, buoni pasto, indennità di maternità, indennità di malattia, nonché eventualmente il trattamento integrativo (ex Bonus Renzi).
In presenza di più creditori da soddisfare, quando a sommarsi sono debiti privati, e quindi di uguale natura, la norma stabilisce che debbano essere saldati non contemporaneamente ma progressivamente, accodando le pretese dei creditori.