I consumi di questo Natale 2024 mostreranno una maggiore dinamicità - secondo gli intervistati - rispetto allo scorso anno complice l’inflazione sotto controllo, il buon andamento dell’occupazione e l'arrivo delle tredicesime che si presentano più corpose. Si stima che la spesa media pro capite per i regali sarà di 207 euro contro 186 euro dello scorso anno, per un giro di affari stimato complessivamente pari a 9,8 miliardi di euro.
Nello studio su tredicesime e consumi di Natale, Confcommercio ha rilevato che dopo una decina d'anni torna a crescere la percentuale di coloro che ritengono gli acquisti natalizi una spesa piacevole da affrontare, attestandosi al 44,4 % degli intervistati. Cresce inoltre a quota 54,5 miliardi il volume delle tredicesime di lavoratori e pensionati, da 50,7 miliardi del 2023.
Il contenimento dell'inflazione che sembrerebbe destinata a restare su questi livelli anche per tutto il 2025 svolge un ruolo decisivo sia nel dare potere d'acquisto, sia nella determinazione della fiducia delle famiglie sostenendo l’aumento della quota di italiani che dichiarano che faranno acquisti per i regali di Natale: il 79,9% contro il 73,2% del 2023.
Completa il quadro il bonus di Natale, che vale altri 400 milioni per le famiglie a basso reddito. La crescita dei consumi manifesta l’aumento del surplus tra le entrate e le uscite delle famiglie che è indicatore di sviluppo dell’economia, la spesa per i regali di Natale torna dunque vicina ai livelli pre-Covid. Si attesta a 276 euro pro capite la spesa media che gli italiani sosterranno invece per i festeggiamenti con i tradizionali pranzi e cene.
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