Nuove opportunità nel mercato dei crediti non performing

Lo stock dei crediti Stage2 in Italia è cresciuto di oltre il 25% negli ultimi cinque anni, raggiungendo, nel giugno 2023, quota 211 miliardi di euro. Si tratta di crediti che manifestano un aumento significativo del rischio, ma senza evidenze oggettive di una riduzione di valore: sono quindi, a tutti gli effetti vivi e hanno una buona probabilità di essere riportati in un contesto virtuoso, purché siano intercettati per tempo, monitorati e gestiti in modo efficace.
Le informazioni esterne risultano di fondamentale importanza nella gestione puntuale degli Stage2 attraverso tracciatura e profiling per avere una visione integrata del profilo di rischio dell’impresa a livello di rischio andamentale esterno ottenibile da informazioni creditizie e commerciali, considerato inoltre il rischio economico finanziario del settore di riferimento è chiara la rilevanza del monitoraggio del Patrimonio mobiliare e immobiliare per individuare tempestivamente dinamiche anomale.
A giugno 2023 circa l’80% dei crediti in Stage2 poteva essere ricondotto a PMI e micro imprese, di queste il 95% corrispondevano a micro imprese, con un numero di occupati inferiore a 10 e un fatturato annuo minore o uguale di 2 milioni di euro.
La gestione proattiva del credito e la definizione di Kpi specifici, a maggior ragione per gli Stage2, risulta doverosa.